Domenica sera è andata in
archivio un’altra stagione sportiva. Stupenda, per chi come me è bianconero da
sempre. In linea con le aspettative, per chi è azzurro partenopeo,
assolutamente inattesa per i romanisti.
L’Inter ha fatto quello che
doveva: il compitino, da 6 in pagella. Il Milan ha deluso sotto ogni aspetto.
Ora inizia il calciomercato, e
tutte queste grandi si immergeranno in giornate estenuanti di trattative che
dureranno tre mesi! Si, come no!!
Gli unici che soffriranno
attendendo la nuova striscia di SKYSPORT24, che passeranno le serata sulla
nuova SPORTITALIA, o ore davanti a pc e smartphone in attesa di qualche colpo
da maestro di Galliani, Marotta o Sabatini, saremo noi, poveri tifosi. Perché
il calciomercato non è come ce lo raccontano in tv (bravissimi comunque i vari
Criscitiello o Di Marzio), fatto di intrighi e continui colpi di scena. Il
calciomercato le grandi squadre lo hanno già impostato a gennaio. E a cavallo
fra maggio e giugno vanno solo a definire alcune (pochissime) operazioni. Mentre
le medio/piccole attendono la fine di agosto dove davvero il mercato entra nel
vivo. Il resto è lo stallo più totale. Non succede assolutamente nulla.
Ma il calciomercato è business, è
audience. Ci deve sempre essere qualcosa da raccontare, anche in quelle
interminabili, torride giornate di piena estate, dove Galliani se ne sta a
Forte dei Marmi in vacanza, Marotta si gode in ritiro il Tevez della situazione
appena acquistato e Thohir si dedica allo studio della lingua italiana.
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