martedì 13 maggio 2014

Arrivederci Norwich City



Da una decina di giorni, mio cugino Stefano si è trasferito in Inghilterra per imparare la lingua e provare a cogliere qualche opportunità di lavoro. Merce rara, di questi tempi, alle nostre latitudini. Un’occasione lo ha portato a Norwich. Cittadina dell’East Anglia che conta circa 130 mila abitanti. Di essa non so nulla, ma di sicuro ne avevo già sentito parlare grazie al Norwich City, la sua gloriosa squadra di calcio.

Dopo aver buttato un occhio sul web, ho scoperto che si sarebbe giocata nelle ultime due giornate la permanenza in Premier League, categoria nella quale si trovava da tre stagioni.

Il Norwich City ha iniziato il secondo dopoguerra in terza serie, per poi salire nella B inglese nel 1960 e “saltellare” su e giù dalla A per oltre mezzo secolo (con l’unica eccezione nella stagione 2009/10 che l’ha vista calcare i campi della C).

Casa dei “Canaries” è il bell’impianto di Carrow Road, che si è riempito con quasi 27 mila spettatori domenica 11 maggio per la sfida (che già si sapeva sarebbe stata pressoché inutile) con l’Arsenal, al termine del quale i gialloverdi di casa sono nuovamente ripiombati in Championship. Ed è proprio di questa giornata che vi voglio parlare. L’impianto di trova a due passi da casa di Stefano (posto qui sotto alcune sue foto, sia dell’impianto che dei tifosi che si recano allo stadio), che è quindi stato testimone della civiltà delle tifoserie che si recavano allo stadio insieme, fiere di sfoggiare le loro magliette di una, e dell’altra squadra.

Un bello spettacolo insomma. Molto “british”. Da noi non funziona così. Primo perché ad una partita quasi inutile ci sarebbero state poche migliaia di spettatori. E secondo, perché sarebbe stata un’ottima occasione per contestare in maniera pesante società, allenatore, giocatori… Magari con un bel tentativo di invasione di campo a suon di sprangate al fischio finale che decretava la discesa fra gli inferi della cadetteria. E poi processi in tv.. E caccia ad uno o più colpevoli per la sciagurata stagione.

A Norwich, come del resto in tutti i campi inglesi, questo non è successo. Tutti sono tornati a casa, magari delusi, arrabbiati. Ma con stile. Il Norwich se ne torna in Championship, una categoria ben diversa dalla nostra Serie B. Con stadi da urlo (pieni), squadre competitive, sponsor, soldi… Forse è per questo che non si drammatizza per una “relegation”. O magari è solo una questione di cultura. O forse ancora, tutto sommato, i tifosi dei Canaries sono ben contenti di ritrovare il prossimo anno nel derby dell’East Anglia i rivali storici dell’Ipswich Town! 






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