Nella primavera del 2014 io e mia moglie ci siamo regalati una
stupenda crociera ai Caraibi. Una delle tappe è stata in Repubblica Dominicana,
al porto di La Romana. Contrariamente a ciò che facciamo di solito, abbiamo acquistato
per quella giornata un’escursione con Costa Crociere, nei dintorni dell’importante
cittadina situata sulla costa sud dell’Isola di Hispaniola.
A bordo di un pulmino scoperto siamo partiti per visitare le
piantagioni di canna da zucchero e la prima sosta che abbiamo fatto è stata su
un campo coltivato con delle piante particolari con fiori gialli: si tratta
dell’aloe! Poi ecco iniziare le enormi distese di piantagioni. A sinistra già
tagliate, a destra da tagliare. Un ragazzo sta lavorando. Roberto, la nostra
guida, prende dal frigo una delle tante bottigliette d’acqua in fresco e gliela
lancia. Ci spiega che è un haitiano. Che tutti quelli che lavorano nelle
piantagioni vengono da Haiti. L’isola in cui ci troviamo, Hispaniola, è infatti
divisa in due Repubblica Dominicana a est e Haiti a Ovest.
Haiti è il paese più povero dell’intero continente americano e
uno dei dieci più poveri al mondo. Come se non bastasse, il terremoto del 2010
ha ulteriormente impoverito questo paese.
Queste persone fanno una pena incredibile. Mai nei nostri viaggi
avevamo provato una sensazione così estrema. Sono gli schiavi del nostro
secolo. Ogni haitiano guadagna 3 euro per ogni tonnellata di canne raccolte. E
in una giornata riesce a farne 2. Per cui lavora per 6 euro al giorno.
Le canne sono pesanti e sono alte più di 3 metri. All’interno
delle piantagioni non ci sono serpenti velenosi come in quelle dell’Africa. Ci
vive però un ragno. Una specie che quando punge provoca un dolore intensissimo
che dura per ore.
Gli haitiani vivono nei “batey”, delle piccole comunità sparse
qua e la nelle piantagioni. E qui pagano 20 euro al mese per l’affitto. A detta
di Roberto qui stanno molto, ma molto meglio che ad Haiti, anche se i
dominicani li guardano dall’alto verso il basso. E questo è tristissimo.
Ma come è possibile che due stati sulla stessa isola siano così
diversi? Secondo la nostra guida le ragioni sono da ricercarsi nella storia.
Haiti è stato il primo paese nero ad ottenere l’indipendenza. Ad Haiti il 100%
della popolazione è nera. E’ come essere in Africa. Mentre in Repubblica
Dominicana c’è stata mescolanza con i bianchi, soprattutto negli anni ’30 in
cui ci fu al potere un dittatore che massacrò i neri e gli haitiani e chiese
aiuto a vari popoli europei per farsi inviare bianchi, che “civilizzarono” la
Repubblica Dominicana.
Questo discorso razzista, sinceramente non mi è piaciuto. Però
il divario tra i due paesi effettivamente c’è, anche se davvero mi chiedo per
quale motivo sia così netto.
Arriviamo nel batey e i bimbi corrono dietro al bus chiedendo:
“money”, “money”. Non bisogna però dare loro soldini altrimenti non vanno più a
scuola (vediamo tantissimi bimbi con la divisa super linda e stirata alla
perfezione) per restare a casa e chiedere l’elemosina. E senza istruzione, non
avranno i mezzi per cambiare la loro condizione. La vita nel villaggio sembra
comunque dignitosa.
Probabilmente queste persone trovano davvero l’America passando
uno stupido confine.
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