Ci troviamo in Francia e più precisamente in Provenza, a mio modo di vedere la più bella regione francese. Il cuore di questa terra è senz'altro la Valle del Lubéron, che annoverà alcuni fra "Les plus beaux villages de France".
Oggi però voglio parlare di un sito davvero interessante, che si trova vicino al piccolo borgo arroccato di Gordes (dove hanno girato molte scene del film "Un'ottima annata" con Russell Crowe).
Il "Village des Bories", è uno dei luoghi più particolari che abbiamo incontrato nel nostro tour provenzale del 2010. Non è conosciutissimo ma stramerita una visita. Vi si accede da una stradina lunga circa 1 km in parte sterrata (niente paura!) dalla quale già si scorge qualche "borie"! All’ingresso si paga un biglietto che all'epoca era di 6 € e viene fornita una mappa per scoprire questo curioso agglomerato di capanne che ricordano un po’ i nuraghi della Sardegna ma soprattutto i trulli di Alberobello!
Le "bories" sono antiche abitazioni interamente costruite in pietra a secco ed hanno una forma che potrebbe ricordare un alveare. La loro origine è antichissima e risale alla popolazione dei Liguri, in epoca neolitica probabilmente. Dal momento della loro comparsa sono state abitate fino al 1839 per poi essere abbandonate. Questo villaggio primitivo è stato restaurato e oggi lo si può ammirare così com’era 150 anni fa, prima del suo abbandono!
Nel nostro giro abbiamo potuto apprezzare tutti gli aspetti della vita quotidiana di epoche passate. Dagli attrezzi utilizzati in agricoltura, alla stalla, al forno, all’ovile, fino alle vere e proprie abitazioni composte da due piani. All’interno gli spessi muri di pietra conservano un ambiente assolutamente fresco al contrario di quello esteriore, dove il caldo torrido dell'estate del midi fa da cornice al paesaggio secco e petroso, e proprio per questo caratteristico!
Il "Village des Bories", è uno dei luoghi più particolari che abbiamo incontrato nel nostro tour provenzale del 2010. Non è conosciutissimo ma stramerita una visita. Vi si accede da una stradina lunga circa 1 km in parte sterrata (niente paura!) dalla quale già si scorge qualche "borie"! All’ingresso si paga un biglietto che all'epoca era di 6 € e viene fornita una mappa per scoprire questo curioso agglomerato di capanne che ricordano un po’ i nuraghi della Sardegna ma soprattutto i trulli di Alberobello!
Le "bories" sono antiche abitazioni interamente costruite in pietra a secco ed hanno una forma che potrebbe ricordare un alveare. La loro origine è antichissima e risale alla popolazione dei Liguri, in epoca neolitica probabilmente. Dal momento della loro comparsa sono state abitate fino al 1839 per poi essere abbandonate. Questo villaggio primitivo è stato restaurato e oggi lo si può ammirare così com’era 150 anni fa, prima del suo abbandono!
Nel nostro giro abbiamo potuto apprezzare tutti gli aspetti della vita quotidiana di epoche passate. Dagli attrezzi utilizzati in agricoltura, alla stalla, al forno, all’ovile, fino alle vere e proprie abitazioni composte da due piani. All’interno gli spessi muri di pietra conservano un ambiente assolutamente fresco al contrario di quello esteriore, dove il caldo torrido dell'estate del midi fa da cornice al paesaggio secco e petroso, e proprio per questo caratteristico!
Nessun commento:
Posta un commento